Il retail design

Scritto da - admin Centro commerciale

Nel progettare il negozio, lo store monomarca o multimarca, si devono tenere presenti i comportamenti e le reazioni emotive dei clienti. E’ necessario partire dalle idee intese come ispirazioni, per poter definire un prodotto di retail interior design di assoluta qualità e efficacia in termini di risposta commerciale. Un approccio alla progettazione senza idee e precise ispirazioni o strategie  è solo il disegno di forme senza anima e  senza appeal commerciale. Il progetto di un negozio, sia esso di grande o piccolo taglio immobiliare, food o no-food, deve poter dare il massimo in termini di risposta e di soddisfazione dell’utente. Una progettazione generica non può arrivare a percepire le sfumature emotive e di comportamento. Nel progettare negozi ci si deve avvalere di una strategia di comunicazione oltre che commerciale o funzionale, che permette di creare quella realtà virtuale, quell’ area di interazione fra venditore-cliente di carattere ideale, in cui le relazioni e gli scambi sono regolati e stimolati da precise  regole o idee. La progettazione retail quindi è spesso la ricerca di una metafora, di una narrazione, di una logica di interazione che permette di sentirsi calati in un contesto, in un’epoca, in una dimensione nuova e attraente. Il negozio allora diventa una fiera ottocentesca, una metropoli futurista, uno spazio etereo in cui fluttuare, una valle fiorita in cui passeggiare o una spiaggia tropicale. Ogni idea è alla base di una strategia di comunicazione precisa e riferita al target dei clienti che vorranno approcciare il prodotto.

In sostanza la realizzazione di un concept store di grande successo ha bisogno di tre fasi principali di sviluppo del progetto:

  1. Fase di analisi
  2. Fase di creazione della strategia
  3. Fase di produzione progettuale

Nell’ambito delle diverse fasi di analisi ci sono diverse aree di lavoro e di ricerca da sviluppare,  secondo i diversi casi. Le principali aree di analisi per esempio possono essere:

– Analisi della concorrenza

– Analisi del contesto: bacino utenza, target di utenza;

– Analisi del marketing mix: analisi del gusto e dei comportamenti del mercato;

In questa fase sono definiti, in linea di massima,  l’arredamento dei negozi e l’architettura interna del punto vendita.  La definizione progettuale ha carattere di idea, di spunto, di evocazione, di accostamento di forme e di colori. Il progetto è più che altro un mix di forme e colori, di funzioni e di aree di attività che devono rispondere in maniera positiva e in linea con le analisi di contesto.

In una seconda fase si analizza e si mettono a punto le opportune strategie comunicative:

– Strategia di posizionamento della identità

– Strategia di marketing e di relazione con gli utenti

– Strategia di marketing e di competizione con i brand concorrenti

A questo punto il concept è maturo e le analisi compiute e le verifiche possono permetterci ci avventurarci con sicurezza nella ideazione definitiva dei dettagli progettuali avvalendosi delle numerose professionalità che dovranno essere gestite. Tra le varie categorie di progettisti e tecnici, architetti, ingegneri, impiantisti; le varie figure tecniche coinvolte nell’allestimento dei negozi: ditte di allestimento, fornitori di materiali e di arredo negozi, a cui vanno date precise indicazioni in merito alla esecuzione del progetto perchè non venga mai meno il livello di qualità e di fedeltà alle linee guida del concept stesso.

Il retail design è una disciplina articolata e complessa che deve essere  pensata, pianificata e progettata  per la creazione di qualsiasi punto vendita e diventa imprescindibile in un mercato globalizzato dove il grande sviluppo dei media, dei network sociali, delle reti distributive,  mette in crisi i tradizionali metodi di vendita e presentazione delle merci.

Fonte: Architetto Adriano Guglielmo

Foto: https://en.wikipedia.org/wiki/Servicescape

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